Coronavirus Italia: dichiarato lo stato di emergenza, due casi confermati a Roma. Stop ai voli da e per la Cina

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Il consiglio dei ministri ha dichiarato lo stato di emergenza della durata di sei mesi dopo che sono stati accertati i primi due casi di Coronavirus in Italia. Il governo ha stanziato 5 milioni di euro. Lunedì rientreranno 70 degli 80 italiani a Wuhan.

Roberto Speranza,  ministro della Salute ha dichiarato  Alla luce della dichiarazione di emergenza internazionale dell’Oms , abbiamo attivato gli strumenti normativi precauzionali previsti nel nostro Paese in questi casi, come già avvenuto nel 2003 in occasione dell’infezione Sars. Le misure assunte sono di carattere precauzionale e collocano l’Italia al più alto livello di cautela sul piano internazionale“.

I turisti cinesi provenienti da Wuhan, la città in cui è iniziata la diffusione del virus, ora ricoverati in isolamento all’Istituto Nazionale Malattie Infettive Spallanzani, sono in discrete condizioni. La coppia è arrivata  in Italia lo scorso 23 gennaio, atterrando all’aeroporto di Milano è stata a Verona, Parma, Firenze.  Un’autorità sanitaria regionale sta ora tracciando, per precauzione, il percorso dei due turisti e i contatti che possono aver avuto nelle ultime ore.

Conte ha annunciato che per precauzione il governo ha deciso di sospendere tutti i voli aerei da e per la Cina, e ha aggiunto: «Siamo vigili e molto attenti: non ci siamo fatti trovare impreparati. Lo Spallanzani è la Bibbia in questo settore. Non c’è nessun motivo di creare panico e allarme sociale». Ha poi annunciato di aver convocato per domani mattina un Consiglio dei ministri in cui saranno adottate «ulteriori misure per mettere al corrente tutte le strutture competenti su una situazione critica, ivi compresa la Protezione civile».

Quasi 2.000 nuovi casi sono stati registrati in Cina  nelle ultime 24 ore, portando il totale mondiale a quasi 9.800, secondo i dati dell’Organizzazione mondiale della sanità cinese. La stragrande maggioranza dei casi si trova all’interno della Cina; circa 100 casi sono stati confermati in altri 19 paesi.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità  dichiara un’emergenza sanitaria pubblica di interesse internazionale quando ci si trova di fronte a «un evento straordinario che può comportare rischi per la salute pubblica in altri stati». L’Organizzazione ha dichiarato questo tipo di emergenza altre cinque volte: nel 2009 con l’epidemia di influenza H1N1, nel maggio del 2014 per la poliomielite, nel 2014 e nel 2019 per Ebola e nel 2016 per il virus Zika.