E’ tempo di saldi invernali. Ma servono ancora?

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E’ tempo di saldi. La prima regione italiana a partire è la Sicilia, che ha avviato le vendite promozionali già dal 2 gennaio, a seguire le altre che partiranno tra il 4 il 5 gennaio.

Secondo Federconsumatori, ci sarà una flessione degli acquisti che dovrebbe aggirarsi intorno all’1,3% rispetto al 2019. Il Codacons prevede invece un flop totale con un -10%.

Le famiglie italiane che approfitteranno degli sconti saranno soltanto tra il 38 e il 40% (circa nove milioni di persone).

E in effetti è prevedibile che per molti i saldi passeranno del tutto inosservati per vari motivi. Il recente Black Friday, ad esempio, ha consentito a tanti di acquistare a prezzi davvero convenienti anticipando in qualche modo le promozioni invernali.

Se un tempo le famiglie rimandavano gli acquisti attendendo il periodo dell’anno più favorevole, oggi non è più così e alla luce del cambiamento dei tempi sarebbe il caso di rivedere la politica dei saldi che, così come sono organizzati, non hanno più molto senso. Sarebbe più logico permettere agli esercenti di scegliere quando scontare la propria merce e applicare delle promozioni in qualsiasi momento, senza vincoli né date prestabilite. D’altra parte la liberalizzazione dei mercati e la concorrenza al ribasso 365 giorni l’anno da parte del settore on-line, non può che far convergere la logica verso questa direzione, se ancora si vuol parlare di concorrenza reale e non si vuole uccidere il mercato.

Gli unici che secondo il Codacons approfitteranno di queste giornate saranno i turisti attratti dai grandi marchi di moda e che punteranno alla qualità del made in Italy, con un gradito risparmio.

Ovviamente, per chi volesse fare acquisti, ricordiamo di mantenere alta l’attenzione sui cartellini e sui prezzi d’origine, per non incorrere in spiacevoli truffe.

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