Intervista a David Lynch: “Questo tempo è una opportunità per conoscere noi stessi”

La quarantena del famoso regista americano
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David Lynch abita sulle colline di Los Angeles proprio nei pressi di Mulholland Drive, la famosa strada immortalata nel suo omonimo film considerato tra i dieci capolavori del cinema internazionale, in un edificio progettato dal famoso architetto Frank Lloyd Wright  e i cui i lavori, negli anni sessanta, furono diretti dal figlio Eric. La Dimora del regista, immortalata nel film “Strade Perdute”, risponde perfettamente ai canoni modernisti del famoso architetto e urbanista (anche seguace di Gurdjieff) ed è il luogo in cui il celebre regista (in realtà artista totale essendo anche designer, musicista, artigiano, pittore ed altro ancora) sta trascorrendo la sua quarantena da Covid 19. e non scomparirà mai”.

“Abbiamo sempre vissuto in un film bizzarro – ci dice. Il mondo intero si è fermato in questo momento, e nessuno sa cosa c’è dall’altra parte. Nessuno di noi ha mai vissuto una esperienza simile…”

E cosa possiamo suggerire alle persone in questo particolare momento?

“Sono due le possibilità. Per alcune persone è la paura dell’ignoto, con tutta l’ansia che questa condizione può produrre; per altre è una possibilità ulteriore per riflettere, con la speranza che la follia di ieri possa cedere il posto a un mood più sereno e gentile di vivere la vita”

Siamo interessati a quest’ultima opzione…

“Con la meditazione e il rilassamento si può aprire quel canale attraverso il quale si apre un flusso di idee creative, solo così si può mandare via tutto quello che definiamo negatività. Per quanto mi riguarda, amo stare a casa e intraprendere una serie di lavori nella mia falegnameria, realizzare piccole lampade con materiali come il legno o la resina; oppure, appena il tempo lo permetterà, riprendere a dipingere nel mio atelier. Le idee, insomma, sono dappertutto, bisogna imparare a pescarle. Tutto qui”.

E com’è la routine adesso?

“Quella di sempre. Medito due volte al giorno (mattina e sera) per circa 20 minuti, e dopo avere preso un caffè inizio a lavorare. Questo è un momento perfetto per dedicarsi alle cose che contano. Un momento propizio per imparare a meditare, anche per un marito e una moglie e i loro bambini. I miei figli hanno iniziato quando avevano 6 anni e spero che loro diventino ‘campeggiatori della felicità’.

E i piani artistici che prevedono?

“Al momento non ci sono piani precisi e definitivi. Per quanto riguarda invece la collettività, mi auguro che si possa riprendere al più presto a tornare a vedere gli spettacoli live, in teatro o nei club. Mi chiedo quanti di questi spazi potranno resistere a questo momento di recessione. E in ogni caso ho sempre la certezza che la condivisione di una esperienza artistica è una esigenza che non scomparirà mai”.

L’autore americano da 30 anni è anche ambasciatore della MT, la meditazione trascendentale elaborata da Maharishi Mahesh Yogi negli anni sessanta e diffusa in tutto il mondo. In questa veste, grazie alla fondazione che porta il suo nome, Lynch ha promosso progetti anche in Italia coinvolgendo le scuole, le università, gli ospedali, le carceri avvalendosi sempre del supporto di studi scientifici che attestano l’efficacia di questa pratica antica di secoli. Lynch ha promosso progetti anche in Italia coinvolgendo le scuole, le università, gli ospedali, le carceri avvalendosi sempre del supporto di studi scientifici che attestano l’efficacia di questa pratica antica di secoli.

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