Le spiegazioni di Astrosamantha: “Resto allʼEsa, tra qualche anno torno nello spazio”

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In una nota diffusa su Twitter l’astronauta Samantha Cristoforetti spiega l’addio all’Aviazione.

Tornata da una breve vacanza con la famiglia vorrei fare alcune brevi precisazioni che mi riguardano riportate nei giorni scorsi dalla stampa”. “E’ vero – scrive su Twitter – che mi sono congedata dall’Aeronautica militare il 31.12.2019. Era mia facoltà chiedere la cessazione del servizio da quando, nel settembre 2019 ho concluso i miei obblighi di ferma”. E “in previsione di questa ‘scadenza’ avevo informato i vertici dell’Aeronautica militare già all’inizio del 2019 sul fatto che avrei riflettuto, nel corso dell’anno, sull’opportunità o meno di continuare la doppia dipendenza da Esa e dalla forza armata“.
L’astronauta elenca  i motivi del suo congedo:
“Riguardo i motivi per i quali mi sono congedata e alle varie ipotesi che ho letto”, precisa:
“1) non sto cambiando mestiere o assumendo un nuovo incarico: continuo a essere un’astronauta dell’Agenzia spaziale europea e conto di tornare presto nello spazio;
2) non mi sento oggetto di discriminazione di genere; non posso entrare nella testa delle persone, ed e’ vero che siamo tutti, ma proprio tutti, pieni di bias di ogni tipo, ma io non ho motivo concreto di lamentare alcuna discriminazione di questo tipo;
3) ho avuto il massimo supporto da parte della delegazione italiana alla ministeriale Esa dello scorso novembre, tanto che l’Italia ha ottenuto l’impegno per un secondo volo per me entro qualche anno”.

Motiva così il suo congedo dall’Aeronautica: “Semplicemente ho avuto occasione di esprimere alla Forza armata, nelle sedi appropriate, il mio disaccordo riguardo ad alcune situazioni e, contestualmente, ho ritenuto per coerenza e per mia serenità di congedarmi. In schiettezza e reciproca cordialità, senza alcuna polemica. Speravo anche con discrezione, ma su questo nulla ho potuto”

Sono una dipendente dell’Esa  “Dal 2009 sono  impiegata in Esa in qualità di astronauta. Da Esa dipendo per l’impiego quotidiano e da Esa percepisco lo stipendio. L’appartenenza alla Forza armata ha avuto negli ultimi dieci anni un valore affettivo. Le superiori autorità hanno inoltre sempre saputo, perché l’ho sempre detto chiaramente, che non avevo anche per il futuro intenzione di lasciare il mio incarico in Esa“.

Ci sono stati disaccordi ma senza polemica  “ho gia’ allora manifestato pubblicamente la mia gratitudine al capo delegazione, sottosegretario Fraccaro, e a tutto il team della presidenza del consiglio e di Asi, quest’ultimo guidato dal presidente Saccoccia.”

Poi i saluti agli ex colleghi: “Alle tante amiche e ai tanti amici che vestono l’uniforme azzurra, il mio affetto. A tutte le donne e a tutti gli uomini dell’Aeronautica militare e di tutte le Forze armate il mio grazie, da cittadina italiana, per il servizio che prestano al Paese”. “Sono stata orgogliosa di essere una vostra collega“.

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