Netflix parla italiano, sede a Roma per il colosso Usa dello streaming
Si consolida sempre di più il rapporto tra Netflix, colosso statunitense dello Streaming, e l’Italia. E’ notizia di questi giorni l’annuncio della creazione di un Fondo di sostegno per la tv e il cinema nell’emergenza Covid-19 che vede unite l’Italian Film Commission e la famosa piattaforma di streaming con un primo stanziamento di 1 milione di euro che servirà a dare un supporto immediato alle maestranze e agli operatori dell’industria audiovisiva colpite dallo stop alle produzioni sul territorio nazionale. “Le maestranze e le troupe sono sempre state di vitale importanza per il successo di Netflix – ha detto Felipe Tewes, Direttore delle Serie Originali per Europa ed Africa – . Ora vogliamo fare la nostra parte e aiutare coloro che ne hanno maggiormente bisogno in un momento senza precedenti come quello che stiamo vivendo”. Ricordiamo che qualche mese fa l’azienda aveva creato un fondo da 100 milioni di dollari per il supporto ai lavoratori delle produzioni Netflix, di cui 15 milioni erano stati destinati a iniziative con associazioni e terze parti. Anche grazie alla quarantena forzata a cui è stata sottoposta una parte considerevole della popolazione mondiale, Netflix è cresciuta di quasi 16 milioni di abbonati (15,77%) nel primo trimestre del 2020. Il doppio rispetto all’anno precedente. Questo incremento ha fatto registrare la crescita degli utili e il titolo dell’azienda da 344 milioni di dollari del trimestre 2019 ai 709 milioni attuali, da 76 centesimi di dollaro a 1,57 dollari ad azione, mentre il fatturato è salito a 5,77 miliardi di dollari.
Per tornare all’Italia, l’Anica (Associazione nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive Multimediali) ha reso noto che Netflix ha presentato la sua richiesta di iscrizione. “è il passo naturale nell’ambito del costante dialogo che si è svolto negli ultimi mesi – si legge in un comunicato – a partire dall’incontro a Roma lo scorso anno tra il fondatore della piattaforma streaming Reed Hastings e il Presidente dell’Associazione Francesco Rutelli.”
I rappresentanti di Netflix parteciperanno dunque a partire da oggi all’attività dell’ANICA, al Consiglio Cinema, Audiovisivo e Digitale e ai suoi Comitati impegnati in questa fase di grande trasformazione dell’ecosistema Cine-audiovisivo.ù

(Villino Rattazzi – foto Giuliano Benvegnù)
“Particolare impegno sarà dedicato alla condivisione di proposte per migliorare ulteriormente la regolamentazione in Italia – prosegue la nota Anica -nell’interesse di creatività, produzioni e occupazione. Questi obiettivi devono accomunare la filiera in tutte le sue componenti, dagli autori all’esercizio.”
Netflix intensificherà in questo modo il dialogo già intrapreso con le industrie cinematografiche ed audiovisive, estendendolo tanto alle tradizionali componenti ANICA (Produzione, Distribuzione, Industrie Tecniche) quanto alle nuove componenti (piattaforme, digitale, canali tematici) per film, serie, animazione, documentari per la crescita complessiva della filiera in Italia.
L’ultimo capitolo della manovra di avvicinamento dell’azienda statunitense al nostro Paese è la sede del team italiano, fino ad oggi ospitato in Olanda.
Non sono più solo voci ed ipotesi la presenza a Roma di una sede (ricordiamo che Netflix fu sponsor del famoso “spelacchio”, l’albero di natale regalato alla municipalità capitolina che tanto fece discutere). Gli uffici dovrebbero sorger nel prestigioso quartiere Ludovisi, presso il villino Rattazzi di via Boncompagni, un edificio storico costruito nei primi anni del 1900. Questo passaggio dovrebbe rappresentare un incremento, sia in termini di marketing che di incidenza produttiva, della presenza di Netflix nel nostro Paese. Da oggi il colosso americano parla sempre più italiano. Un tributo alla storia cinematografica del nostro paese, con una sede molto vicina alla mitica via Veneto.
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