No ironia? Ciaone.
L’ironia è una faccenda complessa. L’autoironia ancor di più.
Per quelli che la confondono con il sarcasmo, lo scriviamo subito: non sono la stessa cosa. L’ironia è educata, fa sorridere, alleggerisce, e per molti, come la sottoscritta, misura l’intelligenza delle persone e mette in mostra un personale modo di affrontare la vita.
Al contrario di chi sentenzia con affermazioni di giudizio, le persone ironiche concludono le frasi con il punto interrogativo in quanto l’ironia ha anche la grande capacità di far riflettere con leggerezza, non di deridere o giudicare.
Questa riflessione è al centro, un sabato pomeriggio qualunque, di un dibattito tra donne.
Uscireste con qualcuno che non capisce le tue battute? Con qualcuno che non apprezza lo straordinario dono dell’ironia?
L’ironia è una faccenda seria, non si tratta di essere solo simpatici.
È un’attività celebrale veloce, non da tutti e non per tutti, che necessita di cultura, conoscenza, sensibilità e padronanza della lingua, senza contare il risultato che tale attività produce.
“L’ironia è figlia della creatività, animata dallo scopo di comunicare in maniera implicita, volta a mostrare i contenuti in maniera velata. Per questo è ritenuta un meccanismo di difesa evoluto, adulto. Serve a sdrammatizzare, a normalizzare una situazione di disagio, a riderci sopra in modo benevolo. L’intenzione che sottostà all’ironia è benevola e giocosa, genera emozioni positive.”
Diverse ricerche dimostrano che chi è ironico è più intelligente di chi non lo è, perchè in effetti l’ironia richiede l’attività di scrutare, capire ed interpretare la realtà e le persone, coglierne vizi e virtù per poi decodificare il tutto.
“Uno sforzo mentale, una vera e propria ginnastica di neuroni i quali, non fermandosi alle apparenze, riescono a comprendere anche ciò che sfugge ad altri e ad altre. Le persone ironiche leggono tra le righe, ascoltano i silenzi e scavano nella sabbia: e trovano. Trovano da pensare, da riflettere, da smontare per poi rimontare. Ed è un lavoro che solo coloro che son dotati e dotate di intelligenza, possono compiere in modo rispettoso e sensato.
Quelle battute pronunciate senza anticipazioni e senza troppi ragionamenti anche lì, davanti ad un aperitivo, con una naturalezza che spiazza chi ascolta e fa sorridere. Le persone ironiche sono uno spasso perché richiedono una vera e propria capacità di lasciarsi andare ad una risata, perché necessitano di menti aperte ed allenate alla sublime arte dell’ermeneutica, e perché con loro non ci si stanca mai! Tutto acquista sempre un doppio, triplo e più, significato.
Per questo, è bene circondarsi di persone dotate di ironia; anche quella fredda ed appuntita va bene, purché sia pulita”
Pertanto la risposta alla domanda al centro d’un aperitivo pomeridiano si conclude con un “No.
Non ci penso nemmeno a frequentare chi non capisce e non pratica l’ironia”.
La pesantezza fuori dalla porta migliora vita.
No ironia? No party.
Tradotto è un ciaone gigante.