Perchè alcune persone non trovano mai un partner? Lo spiega in un video il filosofo Alain De Botton
C’è un particolare tipo di persona che – sembra – essere sfortunata in amore. Nonostante gli sforzi e le migliori intenzioni, passano da un candidato insoddisfacente ad un altro, senza mai riuscire a trovare la persona giusta.
Continue delusioni.
Un partner si è rivelato sposato, un altro – dopo un primo periodo di entusiasmo – non ha più richiamato, un terzo si è rivelato essere alcolizzato e violento… Davanti a tanta sfortuna non possiamo che esprimere la nostra solidarietà ma, sarà tutta colpa del destino? Se si esamina il problema più da vicino, si rischia di scoprire che la sfortuna non è l’unica spiegazione – e che è in corso, un inconsapevole processo mentale.
La persona sfortunata non si è semplicemente imbattuta in una successione di partner frustranti o meschini, ma li ha attivamente cercati/attratti e invitati, assicurandosi contemporaneamente che nessuna altra persona più gentile potesse “prendere piede” spiega il filosofo nel video.
È logico immaginare che ciò che vogliamo naturalmente in amore è qualcuno che ci tratti con rispetto e tenerezza, con lealtà e premura. Ma per quanto questo possa sembrare desiderabile in teoria, nella realtà, tali qualità provocano, in alcuni, ansie e – a volte – sentimenti di repulsione.
Potrebbe sembrare semplicemente bello se qualcuno ci prepara la colazione a letto, ci dà soprannomi affettuosi, ci dice quanto gli manchiamo, piange un po’ quando partiamo per un lungo viaggio e ci offre un orsacchiotto peloso da mettere in valigia.
Non c’è sicuramente niente di più bello, tranne per quelle persone che in qualche modo dubitano (inconsapevolmente) del proprio valore.
Per coloro che non stimano se stessi, tali attenzioni scatenano disagio ansia.
Le loro attenzioni finiscono per essere soddisfatte con tutto il disprezzo che accordiamo ai falsi adulatori. Ci disgusta ricevere regali che siamo, in fondo, sicuri di non meritare. È per sfuggire a questa forma di ansia che corriamo tra le braccia di persone che possono essere soddisfacentemente crudeli con noi. Persone che non si rallegrano quando entriamo in una stanza, che non hanno alcun interesse per la nostra infanzia o per quello che ci è successo oggi, non mostrano particolare entusiasmo nel venire a letto con noi, flirtano con altri e non ci danno alcuna garanzia che la relazione sopravviva fino a domani.
Sembra spaventoso e in un certo senso lo è, ma può sembrare molto meno spaventoso che essere ricoperti da una gentilezza che siamo certi (inconsapevolmente) di non meritare.
Qualunque cosa possiamo affermare, c’è quasi sempre una schiera di potenziali partner romantici pronti a trattarci molto bene; è solo che – senza alcuna consapevolezza del processo – siamo probabilmente diventati esperti nel respingerli alla prima occasione, gettandoli via con termini come “noioso” o “non stimolante” – con cui in realtà intendiamo: poco inclini a pensare male di noi come noi pensiamo di noi stessi o improbabili a farci soffrire nel modo in cui abbiamo bisogno di soffrire per sentire di ricevere il tipo di attenzione che ci si addice.
In verità, queste persone gentili sono generalmente molto lontane dall’essere ottuse o stupide. Hanno abilmente individuato qualcosa di noi che non abbiamo ancora preso in considerazione: e che sotto le nostre difese, rimaniamo gentili, dolci e degni.
Queste persone ci spaventano solo perché, con la loro gentilezza, sfidano un pilastro fondamentale della nostra psicologia, l’idea che ci sia dovuta una punizione. Consapevolizzando questo processo, impareremo a vedere molti più candidati gentili che ci aspettano dietro le quinte, e saremo molto più pronti a lasciarli entrare nei nostri affetti, nel momento in cui potremo accettare che, per tutti i nostri numerosi (ma assolutamente normali) difetti, non meritiamo di essere trattati male per il resto della nostra vita. Mai.
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Gennaio 27, 2023
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