Sicilia, isola in un mare di rifiuti. Tutta colpa di Selvaggia Lucarelli.
Da dove cominciare, forse dalla denuncia di Selvaggia Lucarelli, la giornalista che senza peli sulla “penna” ha sollevato il caso: la Sicilia (non solo la città di Noto) “è stretta in una morsa di rifiuti prepotente e nauseabonda”.
Durante i primi giorni di vacanza a Noto, la Lucarelli ha condiviso diversi scatti su Instagram, accompagnati da apprezzamenti anche emozionanti, ma “per fortuna” è durata poco.
Si, si, avete letto bene. Per fortuna.
Perchè senza i suoi occhi aperti e la “sua lingua lunga” anche quest’estate si sarebbe conclusa con un silente e violento “far nulla”.
Ai siciliani, amministratori compresi, che in queste ore accusano la giornalista da un milione di follower di fare cattiva pubblicità all’isola, ci piacerebbe invitarli in un lungo weekend esplorativo.
Partendo, per esempio, dalla discarica abusiva in provincia di Catania, tra Adrano e Paternò, rifiuti di ogni tipo per 20 km.
Il problema è sotto gli occhi di tutti ma non viene fotografato da nessuno.
Selvaggia no. Per fortuna (e per la gioia di molti) Selvaggia ha deciso di assumersi la responsabilità denunciando pubblicamente lo scempio delle discariche abusive in Sicilia.
Grazie @Selvaggia.
Grazie per il coraggio.
Grazie per la determinazione.
Grazie perchè dopo la sua denuncia quella piccola parte di Noto da Lei fotografata è stata ripulita.
Ci preme informarvi che sono stati programmati, comunicazione del 16 agosto, i primi sei interventi di bonifica di siti inquinati con a disposizione quasi quaranta milioni di euro.
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Luglio 13, 2023
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