Sicilia, “traffico di rifiuti e corruzione”. Un milione di euro in contanti sepolto tra l’immondizia. Arrestato il re delle discariche Antonio Leonardi.

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L’operazione è della Guardia di finanza su richiesta della Dda di Catania. L’operazione prende il nome di  ‘Mazzetta Sicula’. L’inchiesta della Procura verte su un “perdurante e sistematico illecito smaltimento dei rifiuti solidi urbani provenienti da oltre 200 comuni siciliani”.

“Bidoni pieni di contanti, sepolti come fossero rifiuti, nel sito dove più di ogni altro la spazzatura vale oro. È questa l’immagine più emblematica del blitz compiuto oggi dalla guardia di finanza a Lentini che ha portato all’arresto dei fratelli Nino e Salvatore Leonardi.”

Lo ha rivelato il fatto quotidiano 

Sono i padroni della discarica gestita dalla Sicula Trasporti, a cavallo tra le provincia di Catania e Siracusa. Coinvolti nell’inchiesta anche il dirigente dell’Arpa Vincenzo Liuzzo e il dipendente del Libero consorzio Salvatore Pecora. I due sono accusati di essere stati a libro paga dei Leonardi: mazzette fino a cinquemila euro al mese in cambio della disponibilità a chiudere gli occhi su ciò che accadeva all’interno della discarica e, quando necessario, a rivelare in anticipo il giorno in cui sarebbero stati effettuati i controlli. Di soldi, d’altronde, i Leonardi ne hanno accumulati tantissimi, al punto da nasconderli anche sotto terra. Un milione di euro è stato rintracciato seppellito all’interno di contenitori utili a preservare l’integrità delle banconote. Circa centodieci milioni di euro, invece, è il valore dei beni sequestrati su disposizione del gip del tribunale di Catania.

 

 

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