Vogliamo notizie di Carlo, unisciti alla nostra richiesta di aiuto. Facciamo sentire la nostra voce

Facciamo sentire la nostra voce. Aiutiamo chi ha sempre aiutato. Sono passati più di 20 giorni, dopo il ricovero in rsa contro il suo volere, "nessuna delle tante persone a lui care ha potuto più parlargli e nessuno in paese sa dove sia stato portato”
0
5502
img-2

 

  • News 25 nov h 01:12 : Le iene trovano Carlo: sta bene ma è ricoverato contro la sua volontà in una struttura a Lecco. -> Leggi

  • News 11 nov h 22:09:  L’avv. e tutrice di Carlo – Elena Barra – risponde con un comunicato stampa -> Leggi

Carlo Gilardi, insegnante in pensione, conosciuto ad Airuno, piccolo comune italiano della provincia di Lecco in Lombardia, per essere un grande benefattore, da quando il  27 ottobre , contro il suo volere viene trasferito in una rsa non si sa più nulla di lui. Adesso  “Dopo oltre 20 giorni, da quel che sembrerebbe un prelievo forzoso, nessuna delle tante persone a lui care ha potuto più parlargli e nessuno in paese sa dove sia stato portato” si legge nella nota diffusa da Mediaset.
Nina Palmieri della trasmissione le Iene – con tutta la delicatezza che possiede e trasmette – ci ha raccontato la sua storia e noi non vogliamo restare a guardare.
Dedicate a Carlo un minuto del vostro tempo postando sui social con l’hashtag #vogliamonotiziedicarlo
Facciamo sentire la nostra voce. Aiutiamo chi ha sempre aiutato.

Perchè Carlo non può disporre della sua liberta? Chi controlla i controllori? Dov’è Carlo? Sta bene?

Carlo è solo e non ha figli, non si è mai sposato e ha dedicato la sua vita alla campagna, agli animali ma soprattutto agli altri, con gesti di estrema generosità verso i suoi compaesani. La sua porta era sempre aperta per chi aveva bisogno di lezioni private, di un piatto caldo, di un rifugio insomma. Ma non solo.

Ha donato un defibrillatore al suo paese, un parcheggio al comune per l’asilo nido fino al dono di 3 appartamenti alla ex domestica della famiglia, sua cara amica che per tutta a vita si è occupato di loro.

Carlo, 90 anni, ha deciso di “spendere” in suoi soldi da vivo e in questa maniera, aiutando le persone che conosce da sempre e dove c’è necessità.
 Nel 2017  riceve in eredità dei soldi di una sorella deceduta, con  i quali continua ad aiutare tutti quelli che hanno bisogno.
Però qualcuno non condivide il suo modo di vivere e segnala alle autorità che potrebbe essere in corso una circonvenzione di incapace. Si arriva cosi all’assegnazione di un amministratore di sostegno fino al ricovero forzato in una rsa.

Amministratore di sostegno che Carlo a settembre ha denunciato chiedendone la sostituzione e accusandolo di tramare per farlo ricoverare e farlo dichiarare incapace di intendere.
Carlo possiede una proprietà di linguaggio non comune, dalle registrazioni divulgate dalle iene si apprende la sua inequivocabile  capacità di controllo, la sua educazione e la sua lucidità.
Perchè Carlo non può disporre del proprio denaro come meglio crede?
Considerato che c’è una perizia che ne attesta la capacità di intendere e di volere, nessuno riesce a capire il problema.
Ma poi serve una perizia per donare i propri soldi e scegliere di vivere in umiltà?
Perchè Carlo non può essere aiutato – nel caso ce ne fosse il bisogno –  nella sua casa?

 

Comments are closed.